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Le antenne del progetto SKAO

IL PIÙ GRANDE RADIOTELESCOPIO MAI COSTRUITO

Dalla fine del 2017, abbiamo intrapreso un’avventura internazionale di grande soddisfazione.

Siamo stati coinvolti da INAF (Istituto Nazionale di Astro-Fisica) nella realizzazione dei primi prototipi del progetto denominato SKA (Square Kilometer Array).
Con notevole impegno di risorse dedite allo sviluppo dell’antenna SKALA e dei test sui materiali utilizzati, siamo riusciti a portare il progetto in Italia.
Soltanto nel 2022, dopo quasi 5 anni di lavoro, ci siamo aggiudicati il bando per la realizzazione delle prime 78000 antenne a bassa frequenza (50-350MHz) dal nuovo Osservatorio SKA (SKAO).

IL PIÙ GRANDE RADIOTELESCOPIO MAI COSTRUITO

Dalla fine del 2017, abbiamo intrapreso un’avventura internazionale di grande soddisfazione.

Siamo stati coinvolti da INAF (Istituto Nazionale di Astro-Fisica) nella realizzazione dei primi prototipi del progetto denominato SKA (Square Kilometer Array).
Con notevole impegno di risorse dedite allo sviluppo dell’antenna SKALA e dei test sui materiali utilizzati, siamo riusciti a portare il progetto in Italia.
Soltanto nel 2022, dopo quasi 5 anni di lavoro, ci siamo aggiudicati il bando per la realizzazione delle prime 78000 antenne a bassa frequenza (50-350MHz) dal nuovo Osservatorio SKA (SKAO).

l'Australia vista dal satellite

SKA è un progetto internazionale finalizzato alla realizzazione del più grande radiotelescopio al mondo mai costruito con l’obiettivo di captare e sondare ‘rumori’ dallo spazio fino agli albori dell’universo.

Il radiotelescopio sarà costituito da antenne a bassa frequenza (50-350MHz) che verranno installate in Australia ed antenne/parabole a media frequenza installate in Sudafrica.

Insieme ad altre strutture di ricerca all'avanguardia, i telescopi SKA esploreranno le frontiere sconosciute della scienza e approfondiranno le nostre conoscenze della formazione ed evoluzione delle galassie.

APPROFONDIMENTO

Le antenne del radiotelescopio SKA richiederanno un centro di calcolo ad altissime prestazioni e la potenza di calcolo di ciascuno dei due supercomputer SKAO sarà del 25% più potente dell'attuale miglior supercomputer del mondo.

Con antenne sparse su 150 km in Sud Africa e 74 km in Australia, i telescopi SKA metteranno alla prova le capacità dei radioastronomi e forniranno le immagini con la più alta risoluzione nella storia dell'astronomia.

Il 28 aprile 2017 è stato ufficializzato l'inizio dei lavori, a dicembre 2017 è stata completata la piattaforma di test AAVS1, costituita da 256 prototipi delle 131,072 antenne che costituiranno LFAA (Low Frequency Far Array), in buona parte realizzate proprio da Sirio Antenne.

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  • Punta a rispondere ad alcune domande fondamentali riguardanti l'origine e l'evoluzione dell'Universo, domande di astrofisica, fisica fondamentale, cosmologia e astrofisica delle particelle, oltre che ampliare l'orizzonte dell'universo osservabile.
  • Renderà possibile agli astronomi esaminare i limiti della relatività generale, come il comportamento dello spazio-tempo in regioni di spazio con curvature estreme. L'obiettivo è quello di provare se la teoria di Einstein è una descrizione corretta dello spazio-tempo e della gravità in quei contesti, oppure se presentano deviazioni dalla previsione della relatività generale.
  • Renderà possibile mappare un miliardo di galassie sino al confine dell'Universo osservabile.
    La distribuzione dell'idrogeno nelle galassie verrà mappata con sensibilità e risoluzione senza precedenti e sarà possibile osservare giovani galassie in formazione a distanze mai raggiunte finora, e studiare la loro evoluzione nel corso di miliardi di anni.
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  • È pensato per fornire dati osservativi sull'alba cosmica, l’epoca in cui si sono accese le prime stelle e le prime galassie dell’Universo, poche centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang, e studierà il periodo immediatamente successivo e in parte contemporaneo della reionizzazione, quando l’intensa luce ultravioletta delle prime stelle ha ionizzato l’ambiente di gas neutro che le nascondeva e che è terminato quando l’Universo compiva il suo primo miliardo di anni di età.
  • Analizzerà l'origine e l'evoluzione del magnetismo cosmico e come ha modellato l'Universo che osserviamo oggi.
  • Attraverso progetti collaterali, elaborerà dati su: dischi protoplanetari, ricerca di materiale chimico prebiotico, e ricerca di vita extraterrestre intelligente.

Autrice del testo
Dott.ssa Ilaria Sganzerla / Dott. In Astronomia